Il concept nasce dalla necessità di ripensare uno spazio di dimensioni ridotte rispetto alla precedente sede, mantenendo un’atmosfera fresca, accogliente, elegante e contemporanea, lontana dall’immaginario del tradizionale burger’s pub.
Gli interni sono stati realizzati utilizzando materiali ricercati come il legno di noce per gli arredi e il marmo di Carrara per i tavoli, in combinazione con acciaio e velluto jacquard “Tiger Mountain” di Dedar Milano, impiegato per i rivestimenti delle panche che corrono lungo le pareti. Le sedute, in legno verniciato nero e corda, creano un forte contrasto visivo.
Lo spazio è suddiviso in due aree: la zona d’ingresso, che funge anche da area di servizio, e la sala principale. L’ingresso è stato progettato per ottimizzare l’uso dello spazio, con una disposizione innovativa dei due banchi opposti che consente un passaggio fluido per i clienti e una vista aperta sul servizio, conferendo una dimensione contemporanea all’esperienza del ristorante.
La sala, caratterizzata da panche lungo le pareti laterali, termina in una quinta che svela una bottiglieria e un’area di servizio nascosta. La pavimentazione evidenzia la divisione spaziale: terrazzo rosso per la zona di servizio e parquet in rovere a doghe strette per la sala.
Il soffitto, con una cornice curva in gesso su misura, è dipinto in un verde intenso lucido che aggiunge vivacità all’ambiente, creando una connessione visiva tra le diverse aree dello spazio. Il design, ricco di contrasti tra materiali e colori, instaura una distopia con l’offerta culinaria. L’atmosfera sofisticata e ricercata si contrappone al tema dei burgers, generando un’esperienza unica che sorprende e cattura. Questa contrapposizione tra design e cucina diventa la chiave per creare un ambiente che sfida le aspettative e stimola i sensi.